POESIE per mamma

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Alla mia mamma

Per dire alla mia mamma

quanto l’amo…

 

non servono poesie…

rose…né promesse!

 

Per dire alla mia mamma

che l’adoro…

 

mi basta un bel sorriso…

e un gran bacione…

 

e sarà lei a scendermi nel cuore…

a tuffarsi in un mare di dolcezza!

                                          Maggio 1987

 

                                                                   L’occasione è la celebrazione della festa della mamma a scuola con i miei alunni della Scuola Elementare  di Rota Greca (CS)

 

“Pensare alla mia mamma ed al mio rapporto con lei, fatto di semplicità e di intesa rapida e profonda, è stato un tutt’uno con lo scrivere questi versi”

 

                                 

 

        Preghiera

 

Occhi che vagano nel vuoto…

scrutano corpi e cose inesistenti…

che la mente vagheggia.          

 

Mani che danzano nell’aria…

provano l’aggancio a fili colorati…

a persone e  oggetti irreali.

 

Bocca che articola parole … 

pronuncia frasi senza senso                            

che… spezzano il cuore di chi ascolta.   

 

Pori che sprizzano amarezza e rabbia…

svelano  rancori mai provati

che… un’altra fan di lei.

 

Non c’è più, ormai:

la sposa tollerante e paziente…

la mamma dolce e comprensiva…

la nonna disponibile e indulgente.

 

Ed io… dopo tanta dolcezza e complicità, son per lei:

bugiardo… che nega la “sua” evidenza…

figlio insensibile al suo dolore…

tiranno che le impedisce di vivere.

        

Quanta tristezza nel mio cuore!

Non posso assecondare i suoi illogici desideri…

non posso contraddirla…

non posso indurla alla ragione.

 

La mia preghiera dice soltanto:

l’affido a Te, Signore!

Sei l’Unico che può darle pace

in Terra o in Cielo la scelta è Tua.

                                                                                         22.08.2015

 

Mamma è stata colpita da una ischemia cerebrale e da demenza senile vascolare che l’hanno resa completamente diversa:

è arrabbiata con il mondo intero ed io soffro terribilmente pensando a com’era solo poco tempo fa.

 

 

Tristezza

 Ti guardo …

 

e…bramo  lo sguardo amorevole                             

che sempre m’hai offerto

quand’ avevo bisogno di conforto... 

 

Ti guardo …  

 

e…fremo per una carezza 

come quelle che mi donavi

ogni volta che ti passavo accanto.

 

Ma nulla si muove!

 

labbra… occhi… mani

non rallegrano più il mio animo.

 

Vedo

soltanto un volto segnato dal tempo

e dal malanno che oggi ti tormenta…

 

Vorrei

rivederti felice, ma capto solo tristezza… dolore…e  rabbia…

e…tristemente… avverto  la mia impotenza!

                                                                                                    

   10.10.2015

 

Mamma peggiora giorno dopo giorno ed il suo sorriso si sta spegnendo inesorabilmente provocando in me una grande tristezza.

 

Vola!

Nuda…

fasciata d’ una verde coltre

sul gelido lettino d’ospedale…

affannosamente  respiri con un tubo…

e il petto si solleva al ritmo d’un bip…fastidioso.   

 

Nuda…

come a volerti liberare della vita

che ostinatamente resiste…

si accanisce e ti trattiene…

a dispetto di chi prega perché lasci la presa.

 

Nuda…

come la mia anima…

che vorrebbe godere del tuo viso rilassato

e da giorni invece lo scruta        

affaticato e contratto.

 

Rivestiti…mamma!

metti sulle spalle la tua vita e vola…vola!

Vai Lassù dove sei attesa e gradita

perché qui hai fatto quanto dovevi…

ed ora meriti la Pace…il Premio dei buoni.

 

                                                 29.10.2015

 

mia madre è in coma, su un lettino relegato in un angolo del pronto soccorso dell’ospedale.

È drammatico ciò che spero e chiedo, ma è solo un atto d’amore infinito.

 

 

Sorrisi

Vento impetuoso…

foriero di dolore e morte…

frena il proseguir della speranza

e passi di gambero al mio pensiero impone.   

 

Al mio trascorso allora lo rivolgo  

in cerca di gradevoli momenti

vissuti in sintonia con la mia mamma     

e che han reso bella e ricca la mia vita.

 

Di grandi ali doto la mia mente

perché possa volare nel passato  

a ricercar gli amabili sorrisi

che a piene labbra lei mi destinava.

 

Pian piano li ritrovo ad uno ad uno…

ed or che il senso ne so coglier meglio

li custodisco tutti nel mio cuore

e li offrirò per lei a chi l’ha amata.

 

                                                                                                                                                                   30.10.2015

mia madre è ricoverata in ospedale: è in coma per colpa di un maledetto ictus

ed io voglio ricordare i suoi sorrisi che ora non può più regalare a chi ha sempre amato.

 

 

Coraggio

Coraggio! mi dicono gli amici…

hai dato tanto… immolato gran parte di te…

trascurato vincoli ed affetti…

nessuno poteva di più!

 

Coraggio! mi dicono i medici…

ci spiace… sua mamma non ce la farà…

comprendiamo il suo dolore… ma… si prepari al peggio…

è la vita…non si può modificare con la scienza!

 

Coraggio! mi dicono i figli…

ci preoccupi e addolori… ma

ci insegni ad amare un genitore…   

siamo fieri e orgogliosi di te!

 

Quanto coraggio ci vuole! ma

io sono un uomo… non ce l’ho!

io sono un figlio… non posso impormelo! 

io sono sincero… non posso fingere!

 

Lasciatemi piangere…senza pudore…

perché ne ho bisogno...

perché non so frenarmi…

perché mamma lo merita… 

                                            

                                                      31.10.2015

 

 

La testa reclinata sulla spalla destra; la maschera dell’ossigeno; tre flebo in contemporanea attaccate ad una sua caviglia, mamma è sul lettino nella sua stanza d’ospedale.

Come faccio a darmi coraggio! Piango senza pudore nel corridoio e la gente mi guarda. Poi… pietosa…  passa avanti. Il dolore è mio…intimamente mio!

 

 

Lassù

 

Lassù… da un anno, ormai

lo sguardo mio rivolgo…

 

e soffice una nuvola …dal vento rovistata

i tratti tuoi del viso agli occhi miei propone.

 

Al vento dispettoso…

che altera le forme e tutte le scompiglia…

 

chiedo allor che docilmente soffi

per non dilapidare il tuo profilo.

 

Malvagio… lui però… avverso si dimostra!

Lesto la tua effigie trasfigura …

 

e traccia sul mio viso la tristezza

di chi spogliato è d’amor materno.

 

Ascolto allora il cuor che nel mio petto vive

e… amabile ne avverto il ticchettio… 

 

che sembra sussurrarmi dolcemente

il nome dell’amata mamma mia.

 

 

                                                                E’ un anno che mamma è in cielo ed io la riscontro in ogni cosa che colpisce il mio sguardo!